Sex on the Beach

L’estate è ormai alle porte e con l’arrivo della stagione calda, cresce anche il desiderio di cocktail freschi e dissetanti, che richiamano lontane atmosfere esotiche. Ogni occasione è buona per preparare un buon cocktail! Una serata in compagnia, una festa tra amici, una giornata a bordo piscina o al mare, sono tutte occasioni per concedersi il piacere di un long drink.

Tra i cocktail più famosi e amati dell’estate, c’è sicuramente il Sex on the Beach, che forse anche per il nome malizioso e ammiccante, resta sempre tra i più amati e bevuti nel mondo. La sua capacità di evocare immagini di sole, spiagge bianche e mare turchese, sembra non conoscere crisi. Il suo carattere fruttato, non eccessivamente alcolico e molto rinfrescante, lo rende ideale anche nelle giornate più torride.

Il cocktail nasce tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, quando la Vodka cominciò a diventare di moda negli Stati Uniti e di conseguenza si diffuse la consumazione anche di tutti i long drink che la utilizzavano come base. Nello stesso periodo, si diffuse anche l’uso di cocktail fruttati, come la Tequila Sunrise o il Cape Codder, che portavano alla ribalta un nuovo gusto nell’arte della mixology. Pare che all’inizio il cocktail fosse conosciuto con i nomi meno intriganti di Peach on the Beach o Fun on the Beach, ma ben presto assunse la denominazione molto più accattivante e piccante di Sex on the Beach. Un nome che unisce furbescamente due parole che sintetizzano due desideri legati all’idea delle vacanze e dell’estate: il sesso e la spiaggia. Il Sex on the Beach appartiene alla vasta famiglia dei cocktail a base di Vodka e, oltre al nome intrigante e malizioso, deve il suo successo al suo gusto fresco e fruttato.

Ingredienti

• 4 cl di Vodka,
• 2 cl di Peach Schnapps,
• 4 cl di succo d’arancia,
• 4 cl di succo di cranberry.

Preparazione

Anche la preparazione è veloce. Basta shakerare insieme la Vodka, il Peach Schnapps e succo d’arancia e poi versarli in un tumbler alto pieno di ghiaccio. Quindi unire il succo di cranberry senza mescolare. In questo modo, il denso succo di mirtillo andrà a depositarsi sul fondo del bicchiere, creando uno strato di colore rosso scuro. Infine guarnite il cocktail con una fetta d’arancia.

Il gusto risulta molto piacevole grazie al perfetto equilibrio tra la freschezza agrumata del succo d’arancia, le sfumature morbide e dolci del liquore alla pesca e la componente acida del succo di mirtillo. La presenza della vodka si stempera gradevolmente nel profilo fruttato del cocktail, restando in secondo piano, senza far avvertire una presenza alcolica troppo incisiva.